Parte 2 da 2
Avete investito molto nelle scrofette di rimonta. Queste sono il futuro del vostro allevamento. State prestando sufficiente attenzione ai piccoli dettagli che avranno un grande impatto sullo sviluppo delle scrofette? Per aiutarle a realizzare il loro potenziale genetico e garantire il benessere, è essenziale fornire un ambiente sano e pulito, con uno spazio adeguato ed un’alimentazione corretta. Adattandole alle loro esigenze specifiche, miglioreranno le loro prestazioni nel corso della vita. È importante fare la cosa giusta ogni giorno, fin dall’inizio.
Acclimatare le scrofette in arrivo
Per evitare di introdurre nuove malattie in scrofaia, seguite queste norme di biosicurezza per le scrofette appena arrivate:
- Tenere le scrofette in isolamento e separate dalla scrofaia per almeno 28 giorni.
- Svolgere i lavori nella stalla di isolamento/quarantena al termine della giornata. In questo modo si ridurranno le possibilità di trasferire alla scrofaia principale eventuali patogeni esistenti.
- Utilizzare un flusso “tutto pieno – tutto vuoto”.
- Collaborare con il veterinario per sviluppare un piano diagnostico specifico prima di introdurre le scrofette in scrofaia.
Seguire poi le seguenti pratiche di acclimatazione delle scrofette:
- Utilizzare una combinazione di esposizione naturale e vaccinazioni per esporre le scrofette in arrivo agli agenti patogeni dell’allevamento ricevente.
- Ottenere l’esposizione naturale attraverso il contatto diretto con i suini già presenti nell’allevamento, ma seguire tempi specifici:
- Non prima delle 20-22 settimane di età
- Non prima di 3 settimane dalla copertura
- Attuare un programma di vaccinazione, in base ai problemi sanitari.
- Nessun intervento sanitario entro 3 settimane dalla copertura.
Proteggere la salute delle scrofette
L’attenzione alle cure standard degli animali contribuisce a garantire un corretto sviluppo delle scrofette. Osservarle quotidianamente per garantire un’adeguata disponibilità di cibo e acqua e individuare i sintomi di malattie o lesioni. La diagnosi precoce è il primo passo per trattare efficacemente le scrofette malate. Inoltre, assicurate una corretta manutenzione della pavimentazione della stalla, dei corridoi, dei cancelli e dei box per evitare lesioni/lacerazioni e ridurre le perdite di scrofette.
Corretta alimentazione delle scrofette
Un’alimentazione corretta è un’altra chiave per il successo dell’accrescimento delle scrofette. Date a queste tutti i nutrienti di cui hanno bisogno per crescere e diventare scrofe sane e produttive. La giusta razione in questa fase avrà un impatto positivo sulle prestazioni delle scrofe nel corso della loro vita.
È possibile regolare il livello energetico del mangime per moderare la crescita delle scrofette. Prestare attenzione al rapporto SID (standardized ileal digestible) lisina/energia (Lys:MCal) per una crescita ed uno sviluppo adeguati.
Seguire le 5 raccomandazioni PIC per garantire una crescita e uno sviluppo adeguati delle scrofette:
1. Livelli energetici:
- Per le scrofette di peso inferiore a 90 kg, somministrare un rapporto Lys:MCal pari al 97% di quello raccomandato per i suini da macello
- Energia minima raccomandata: 3.131 Kcal ME/kg
- Una volta che le scrofette raggiungono i 90 kg, si consiglia di utilizzare una razione simile alla dieta di gestazione 1,86 g di Lys:Mcal ME o 2,51 g di SID Lys:Mcal di NE
- Energia minima consigliata: 2.998 Kcal ME/kg
- Se il peso desiderato non viene raggiunto alla prima copertura, continuare ad alimentare i prossimi gruppi di scrofette al 97% delle raccomandazioni per i suini da macello.
- Fare attenzione a non somministrare un rapporto Lys:Mcal inferiore all’85% del fabbisogno, all’inizio di qualsiasi fase dietetica; ciò aumenterà le probabilità di comportamenti anomali.
2. Calcio e fosforo
- Funzione biologica:
- Le scrofette in fase di sviluppo hanno un fabbisogno più elevato di Ca e P rispetto ai suini da macello in età simile.
- Questi due minerali contribuiscono allo sviluppo dello scheletro, allo sviluppo del feto ed a una sufficiente produzione di latte.
- Le carenze di questi minerali nelle prime fasi della vita contribuiscono a un’alterata mineralizzazione delle ossa, a una ridotta resistenza ossea ed a una diminuzione delle riserve minerali.
- Requisiti:
- I livelli di fosforo e calcio per le scrofette in via di accrescimento dovrebbero essere superiori di circa l’8% rispetto alle raccomandazioni PIC per gli animali da macello.
- Il calcio e il fosforo analizzati devono essere compresi tra 1,25 e 1,50.
3. Vitamine e oligominerali:
- I livelli per le scrofette in via di accrescimento dovrebbero essere superiori a quelli somministrati ai suini da ingrasso.
- Per un buon sviluppo sono necessari ulteriori vitamine e minerali, tra cui acido folico, biotina, tiamina e piridossina.
4. Dimensione delle particelle del mangime:
- PIC raccomanda 750-900 micron.
- Se questo non è fattibile, un intervallo accettabile è quello compreso tra i 550 e 650 micron.
5. Inoltre, seguire programmi di alimentazione diversi a seconda delle fasi di crescita:
- Da 23 a 59 kg: Dieta specifica per GDU, dieta commerciale per scrofette o mangime lattazione.
- Da 59 a 91 kg: Dieta/e specifica/e per GDU; è possibile utilizzare più diete
- Da 91 kg alla riproduzione: Dieta specifica per GDU o mangime gestazione
Tenere traccia del peso delle scrofette
Sono disponibili diversi strumenti per monitorare il peso delle scrofette ed aiutarvi a valutare/migliorare i programmi di alimentazione.
Se non si dispone di una bilancia, si può utilizzare un nastro fianco a fianco PIC, che elimina le supposizioni sulla determinazione del peso. Misurare le scrofette da fianco a fianco per determinare il peso approssimativo:
- Rosso (la scrofetta è troppo leggera per la copertura)
- Verde (la scrofetta è nella fascia di peso corretta ed è idonea alla copertura 145 –160 kg)
- Giallo (la scrofetta è in sovrappeso, oltre i 165 kg)
La messa a punto delle pratiche di gestione vi aiuterà ad allevare le migliori scrofette di rimonta possibili. A differenza dei suini da macello, le scrofette di rimonta sono il futuro della vostra mandria. Trattatele bene per garantire il loro benessere e consentire loro di esprimere tutto il loro potenziale genetico.